Non è solo un caffè - capitolo III
Nelle nostre macine
Caffè Carnera, Antonio
Antonio ha il modo giusto per accompagnarci piano piano nel mondo del caffè, tenendoci per mano. Altre roastery spingono per farci assaggiare l’ultimo caffè etiope a fermentazione lavata dove l’acidità è spiccata e lo spettro aromatico è super particolare. Ma siamo italiani, e sedetevi: siamo i peggiori bevitori di caffè del mondo, sì l’ho detto. Siamo abituati a robustoni brasiliani super tostati e sovraestratti. Per noi il caffè è amaro e intensissimo, per cui se qualcuno ci dà qualcosa di leggero e inacidito e super profumato seppur elegante, non ci piace.
Antonio, che ogni anno ha una miscela diversa, cerca di darci un caffè di qualità ed affine al nostro palato. Nelle macine ora abbiamo la sua “Stagione 4” composta da un 60% di brasiliano naturale da Santos Cerro Alto ed un 40% di colombia lavato dalla zona Sierra Nevada, tutta arabica d’altura. Il profumo anticipa il sorso, che è morbido e cioccolatoso, avvolgente e più vicino al caffè a cui siamo abituati ma senza quei picchi acidi ed astringenti. La bocca non avrà bisogno di zucchero e poi di acqua, perchè è già in equilibrio, ci stiamo bevendo una coccola. Poi sotto arriva una vena di acidità data da quel 40% di Etiopia che ci tiene sull’attenti, stimolati, ma non ci fa spaventare.
Caffè Carnera è il nostro modo per concludere l’esperienza da CLU.
Poi ci sono gli altri che a rotazione passano nel secondo macinino, per chi a fine pasto ha voglia di essere ancora stimolato e stupito dal punto di vista gustativo:
Bugan Coffee Lab, Maurizio Valli
Il miglior caffè a Bergamo, per distacco. I ragazzi prediligono le acidità e sono fortissimi sia in filtro che in espresso. Consiglio per i naviganti: se andate a bere il caffè lì, non provate a chiedergli lo zucchero, nemmeno per scherzo.
Peacocks, Matteo Pavoni
I suoi caffè ci piacciono moltissimo in filtro ma li proponiamo spesso anche in espresso. Eleganti ed intensi, bisogna fermarsi un attimino e coglierne le infinite sfumature.
Gearbox, Tommaso Bongini
Da lui mi piace prendere caffè stravaganti, di quelli che ci metti il naso e fai WOW, e poi lo assaggi e BOOM. Non per tutti, lo ammetto, ma per quei pochi, tanta roba…