Clu - Capitolo III
Adesso che ci penso, Michel non mi ha più detto quale sarebbe stata la seconda attività che avrebbe voluto aprire... Vabbè poco male, la prima fa già ridere ma ve la racconto dopo.
«Fratello, ciao. Anche io sto lavorando concretamente su un’attività... però confrontiamoci. Quando e dove?» è stata la mia risposta. Pochi minuti dopo ero già a casa di Michel con tanto di planimetrie nascoste nello zaino e appunti alla rinfusa su un foglio Excel.
Pioveva, pioveva forte e io ero sotto l’acqua cercando di capire come funzionasse il citofono più complicato mai visto in vita mia.
Era la prima volta che andavo a casa di Michel. Prima di quel giorno avevamo condiviso qualche serata da cafoni in compagnia di altri cafoni e bifolchi, tre o quattro volte mi era capitato di servirlo in Taste, ma non avevamo mai accennato a nessun discorso di lavoro.
Una mezza pizza sul tavolo, tanti fogli ed un PC
«Cava, ciao. Sono appena tornato da Londra e ho visto una cosa che non riesco a togliermi dalla testa... Voglio aprire qualcosa nel mondo della ristorazione ma non è il mio settore: ho pensato a te. Praticamente ho visto questo locale piccolo, che vende una sola cosa, ma pieno da far schifo. Guarda quanti follower ha su Instagram».
Ammetto che, ancora oggi, ogni tanto ci penso e non vi nego che un pensierino prima o poi potrei farlo, ma credo sinceramente che da qui a poco quel trend finirà. Un prodotto non più appetibile per farci un temporary ad Orio Center.
A quei tempi io avevo tra le mani una cosa davvero grossa, e quando vi dico grossa, intendo grossa: un "ristorantino" da 50 posti e 2000m². Ho fatto un po’ di fatica a fargli capire che non potevamo non prendere in considerazione l’idea di riaprire al pubblico il Castello di Clanezzo. Quando ci ricapita di servire tacos e vini naturali in un posto costruito 1000 anni fa?
Li ci facevano le guerre, controllavano una Regione intera. Noi invece ci serviamo i vini di Fausto Ligabue, ma vuoi mettere?
Vabbè, alla fine ho dovuto tirare fuori la mia arma segreta: il foglio Excel. Era davvero troppo ben fatto, troppo articolato, troppo curato per non cedere al fascino di quella casellina che diceva “+12,62€”. Era il risultato economico del primo anno... Diviso 3 non ti paghi un menu kebab + bibita, figurati se ci bevi la birra. Ma era il simbolo di un sogno: un ristorantino in un castello.
Ok, ora facciamo incontrare Michel e Edo. Facile, mmh... Non si piaceranno. Lo si sapeva già ma non avevo alternative: dovevo provarci.
L'incontro
Immaginatevi la scena: io ed Edo seduti sotto al portico del castello, un rombo di auto sportiva si avvicina... Dagli scalini sale Michel, New Era e tatuaggi, trasudava tamarro ovunque. Presentazioni, giretto per il castello e saluti. La macchina sportiva che sgomma sulla ghiaia del parcheggio se ne va facendo il rumore di un aeroplano. Ehnnò! Michel, ehnnò!
Non potete capire gli insulti che mi sono preso da Edo: «Se questa è la nostra chance, Cava, siamo proprio nella mer*a!»
Insomma, l’incontro peggio di così non poteva andare ma io credevo sia in uno che nell’altro. Dopo qualche giorno a lavorarmi Edo capisco che dovevo provare l’ultimo tentativo: perché non un bell’incontro a tre per tirare fuori ogni remora? A quell’incontro uno dei tre arrivò volutamente con quattro ore di ritardo e trovò gli altri due tra birre e risate: che giocata incredibile avevo fatto.
Oggi
Undici mesi dopo,
dopo un evento da 1500 persone a Clanezzo (hai letto giusto, a Clanezzo),
dopo tre Cene in Cantiere,
dopo aver visto il socio di capitale sommerso dai piatti sporchi, con le mani nell’acqua putrida del lavandino,
dopo aver visto lo Chef addormentarsi sdraiato su un tavolo mentre alle 4 di notte litigavamo per l’organizzazione di Momento Clu,
Oggi manca meno di un mese all’apertura ufficiale di Clu.
Michel non mi ha mai detto la seconda attività che voleva aprire, ma di certo non abbiamo aperto nemmeno la prima. Magari un giorno il negozio che farà solo bao lo apriremo davvero, ma di certo non lo chiameremo “Baocetti”.
(Michel, non arrabbiarti. Spero che quel nome te lo freghi qualcun altro.)