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Magma mia!

Magma mia!

Prima di tutto: Un grandissimo grazie a That’s wine che oltre ad essere uno dei nostri spacciatori di vini artigianali più fidati, ha offerto gratuitamente tutti i vini presenti a questa bellissima serata degustazione.
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Magma mia!

Prima di tutto: Un grandissimo grazie a That’s wine che oltre ad essere uno dei nostri spacciatori di vini artigianali più fidati, ha offerto gratuitamente tutti i vini presenti a questa bellissima serata degustazione.
1 anno fa
MAMMA MIA!!! Esclamerei vedendo un vulcano eruttare, o forse no, forse semplicemente scapperei più lontano possibile… o magari invece starei seduto sopra il ciglio…  Ok Daniele grazie, ma no. Forse “Mamma mia” ed una bella corsetta mi si addice di più. Però, facciamo finta che resto lì, salutandoti dall’alto con la mano.

Il lento fluire del magma, dopo l’esplosione.

Proprio l’esplosione, quell’evento così forte e stupefacente, che è manifesto di disastro e paure, quella cosa che di riflesso provoca una reazione forte ed immediata.
Ma un’eruzione vulcanica poi è anche altro, è una lenta ed infinita immagine che avanza piano piano, lavora, modifica, cambia, nasconde con paure, stupore, ansie qualcosa che sta sotto e che sarà la base di un nuovo futuro, non vicino, lontano, ma un futuro.

Per cui in questa serata abbiamo voluto unire due argomenti che nulla hanno a che vedere tra loro, e che scherzosamente affianchiamo ma che fuori da questo contesto affrontiamo con il dovuto rispetto e serietà.
Magma mia! è stata una serata di degustazione vini in cui l’intero ricavato è stato devoluto in beneficenza per la situazione poco felice che l’Ucraina sta attraversando, paese natale di Petro.
Ci siamo chiesti cosa, come lo scoppio di una guerra, possa essere un evento travolgente che irreparabilmente cambia la vita e un intero ecosistema. E subito abbiamo pensato a un’eruzione vulcanica!
E, se l’ecosistema che ne è più o meno vicino, è obbligato a vivere una trasformazione che nell’immediato non lascia presagire nulla di positivo… allora ci proviamo noi a trovare il bello e un’opportunità per poter vivere ed affrontare questo cambiamento.

Una colata lavica è un momento “liquido” 
un momento di trasformazione dove si pongono le basi per quello che verrà. Una nuova composizione del suolo che per migliaia di anni influenzerà tutto quello che ci crescerà sopra.
Se non avete mai assaggiato un vino vulcanico, vi siete persi una bellissima ed identitaria espressione di emozioni. Sono calici che una volta assaggiati vi fanno esclamare “Mamma mia!”.
Una serata all’insegna del lento scorrere: del vino nei bicchieri, della musica in sottofondo, del tempo in compagnia dei nostri ospiti.





14 settembre

L’evento da poco trascorso ha rappresentato non solo un momento di piacere condiviso, per la possibilità di godere di bottiglie uniche e perfettamente distinguibili, ma anche l’ennesima occasione per mostrare solidarietà al popolo ucraino, in lotta per la libertà.  
Accompagnati dalle note dolci e forti di Life from the bomb shelter, composte dall’amico Heinali, musicista elettronico che si rifà alla musica barocca ucraina del XVII secolo, abbiamo aperto e assaggiato 5 vini vulcanici.

Tenuta del Cannavale, Insula Felix Pet-Nat 2021 (Ischia, Campania)
Due fratelli, sull’isola di Ischia, hanno piantato vigneti nuovi, prendendo la strada dei vini naturali: questo è il loro rifermentato, con super sedimento, con super acidità.
Il vino ci ricordava proprio un pic-nic nella vigna, a metà primavera, quando le giornate sono bagnate da un sole non troppo cocente ma che scalda l’aria e l’anima, che illumina i prati e ti mette allegria. 
Tutto questo l’abbiamo ritrovato nel calice. 

Suertes del Marques, Vidonia 2020 (Tenerife, Canarie)
Uno dei vini preferiti della serata, dalle isole Canarie: un vino super complesso, compiuto, pieno, non solo nel senso del corpo, ma del carattere. Un carattere forte che coesiste con una pacata educazione: questo vino ricorda la musica avvolgente e decisa di Nina Simone, una musica che racconta la sua ricerca delle radici, con una voce fuori dal comune, accompagnata al piano dagli inserti di Bach. Parlo di educazione di un livello altissimo, e quel vino la trasmetteva tutta, sinceramente il mio preferito della serata.

Anforaje, Zibibbo 2021 (Pantelleria, Sicilia)
Il progetto di un ragazzo milanese che voleva spostarsi dalla città per vivere una vita più rilassata. 
Si mette così a produrre vino in anfora: naturale, non filtrato, in Pantelleria. La ridotta macerazione che fa questo vino lo rende veramente gastronomico, versatile, togliendo quella sensazione calda che ti dà al naso: al contrario lo rinfresca, aggiunge un po’ di velocità, un po’ di dinamismo. Un vino interessante, per tutti.

Pivnica Cajkov, Godfather Pinot Gris 2021 (Vulcano Sitno, Slovacchia)
Dall’idea di Marek, un ragazzo della Slovacchia: un vino molto particolare, partendo dal Pinot Grigio che fa macerazione e raggiunge uno stile ramato. Unisce questo sentore di pasticceria, di fragola cremosa, quindi bollita, cotta, quasi a diventare una marmellata, con una spinta di spezie freschissime, come il propoli. Un vino con tante energie, che piace facilmente, ma sempre mantenendo la sua linea.

Suertes del Marques, La Solana 2020 (Tenerife, Canarie)
Altra perla dell’azienda Suertes del Marques, delle isole Canarie. Vino da piante pazzesche, con tanti anni di storia alle spalle, sopravvissute a un suolo non particolarmente accogliente. Il gusto è piuttosto affumicato, con note di ribes rosso, acido ma estremamente elegante. Ricercato.

E dopo l’assaggio l’asta di beneficenza a sostegno del popolo ucraino, vendendo oggetti tipici, simboli di resilienza e magliette stemmate. Una serata all’insegna del buon vino e della generosità.   Scopri That’s wine
1 anno fa
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