Ubiale Clanezzo, il suo borgo e il suo Castello
Clanezzo è il centro minore del comune di Ubiale, sorge sulla confluenza tra l’Imagna e il Brembo, e rappresenta il luogo che conserva più resti del passato.
Il paese di Ubiale Clanezzo è un luogo ricco di magia e di storia. Ha attraversato nel corso degli anni numerosi cambiamenti, a partire dal nome che in origine corrispondeva alla denominazione di Brembilla Vecchia. Gli insediamenti umani hanno fatto sì che oggi si conservassero opere e paesaggi suggestivi, mantenendo quasi intatto il suo fascino fiabesco. Scopriamo i beni culturali che questo luogo ha da offrire, dal borgo, al porto e i suoi ponti fino ad arrivare al rinomato castello.
Entrando nel cuore del paese e scendendo verso il fiume ci si trova davanti quella che sembra essere la scenografia di una fiaba, proprio ai piedi del monte Ubione, nel punto in cui il torrente Imagna si tuffa nel Brembo e le Valli Imagna, Brembana e Brembilla si incontrano. La prima visione interessa due ponti: il primo è il ponte di Attone, fatto costruire dal conte di Lecco Attone di Guiberto. Realizzato interamente in pietra grezza è il punto d’unione tra Clanezzo e Almenno. Il ponte sovrasta il fiume che scorre tranquillo, in cui troviamo un piccolo complesso, anch’esso di pietra grezza, che compone l’antica Dogana e il Porto. Il secondo ponte fu costruito nel 1878 per volere di Vincenzo Beltrami, allora proprietario del castello, che decise di ispirarsi ai ponti tibetani: il risultato porta oggi il nome di “ponte che balla” o “ponte sospeso”, tuttora attraversabile.
Il castello è raggiungibile in auto, ma per rendere la vostra gita più suggestiva potreste raggiungerlo a piedi. Dopo pochi minuti di cammino da via Regina Teodolinda vi accoglie una splendida visione: attraversando lo stretto ponte a senso unico alternato, diversi metri più in basso, fa la sua comparsa il medievale ponte di Attone, nel mezzo di boschetti rigogliosi ma conservato perfettamente.
Proseguendo, sulla sinistra, si scorge una cancellata che anticipa la visione dell’elegante doppio loggiato del castello di Clanezzo, nella sua attuale funzione di albergo e ristorante.
È qui infatti che troverete noi: la sala Rosa, la sala Gialla e la sala Foglie sono il cuore di Clu Restaurant, insieme agli spazi all’aperto del castello, ovvero il parco, il patio delle rose, il patio del glicine e il portico.
In un’atmosfera suggestiva si incontrano cucina essenziale e vini artigianali, in perfetto equilibrio con la linearità degli arredi, che assorbono così la storia che traspira da queste mura.
Il paese di Ubiale Clanezzo è un luogo ricco di magia e di storia. Ha attraversato nel corso degli anni numerosi cambiamenti, a partire dal nome che in origine corrispondeva alla denominazione di Brembilla Vecchia. Gli insediamenti umani hanno fatto sì che oggi si conservassero opere e paesaggi suggestivi, mantenendo quasi intatto il suo fascino fiabesco. Scopriamo i beni culturali che questo luogo ha da offrire, dal borgo, al porto e i suoi ponti fino ad arrivare al rinomato castello.
Il borgo, il ponte di Attone e il ponte che balla
Il borgo di Clanezzo è l’unione di due paesi: Ubiale e Clanezzo, appunto. Perciò sulle indicazioni stradali spesso vedrete Ubiale. A poco più di 15 km da Bergamo, è la meta ideale per una gita fuori porta, ricca di suggestione e perfetta per una giornata immersi tra storia e natura.Entrando nel cuore del paese e scendendo verso il fiume ci si trova davanti quella che sembra essere la scenografia di una fiaba, proprio ai piedi del monte Ubione, nel punto in cui il torrente Imagna si tuffa nel Brembo e le Valli Imagna, Brembana e Brembilla si incontrano. La prima visione interessa due ponti: il primo è il ponte di Attone, fatto costruire dal conte di Lecco Attone di Guiberto. Realizzato interamente in pietra grezza è il punto d’unione tra Clanezzo e Almenno. Il ponte sovrasta il fiume che scorre tranquillo, in cui troviamo un piccolo complesso, anch’esso di pietra grezza, che compone l’antica Dogana e il Porto. Il secondo ponte fu costruito nel 1878 per volere di Vincenzo Beltrami, allora proprietario del castello, che decise di ispirarsi ai ponti tibetani: il risultato porta oggi il nome di “ponte che balla” o “ponte sospeso”, tuttora attraversabile.
Il Castello di Clanezzo
L’edificio del castello, edificato tra il 900 e il 1100, nella sua forma attuale, è il risultato di numerose trasformazioni che lo hanno portato a mostrarsi da maniero di difesa a palazzo signorile. Nel castello sono presenti ampi spazi esterni e numerose sale interne, ricche di affreschi su pareti e soffitti.Il castello è raggiungibile in auto, ma per rendere la vostra gita più suggestiva potreste raggiungerlo a piedi. Dopo pochi minuti di cammino da via Regina Teodolinda vi accoglie una splendida visione: attraversando lo stretto ponte a senso unico alternato, diversi metri più in basso, fa la sua comparsa il medievale ponte di Attone, nel mezzo di boschetti rigogliosi ma conservato perfettamente.
Proseguendo, sulla sinistra, si scorge una cancellata che anticipa la visione dell’elegante doppio loggiato del castello di Clanezzo, nella sua attuale funzione di albergo e ristorante.
È qui infatti che troverete noi: la sala Rosa, la sala Gialla e la sala Foglie sono il cuore di Clu Restaurant, insieme agli spazi all’aperto del castello, ovvero il parco, il patio delle rose, il patio del glicine e il portico.
In un’atmosfera suggestiva si incontrano cucina essenziale e vini artigianali, in perfetto equilibrio con la linearità degli arredi, che assorbono così la storia che traspira da queste mura.